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E’ sempre stimolante mettere le mani nei setup dei chitarristi! Siano essi semplici appassionati o professionisti di grido. Ci si deve immedesimare in visioni sempre diverse della costruzione del suono provenienti da percorsi ed esperienze tra le più disparate. Ed è così che in questi giorni riceviamo e pubblichiamo la piacevolissima richiesta da parte di Stefano Zaccagnini, figura storica del chitarrismo della capitale, ma di respiro nazionale per la sua prolifica attività in RAI.

Mi tornano in mente i tempi di quando lavoravo nel laboratorio di Vincenzo Tabacco. Per quanto cercassi di tenere ordinati i banchi di lavoro, tempo un secondo, ogni spazio libero si riempiva con qualcosa di appena arrivato e ovviamente… meraviglioso! Bastava chinarsi un secondo per legare una scarpa, che ti ritrovavi una scatola appoggiata sulla schiena e ogni spazio possibile diventava l'appoggio per un nuovo lavoro appena arrivato!